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Interrogazione M5S: il governo liberi l’Enea dal commissariamento politico.

2  10 feb. 2015 – da Beppe Grillo blog

Ricerca scientifica e innovazione tecnologica sono frenati della solita lottizzazione dei partiti. Lo dimostrano gli ultimi nove anni di commissariamento dell’Agenzia ENEA, uno dei più importanti enti di ricerca di livello internazionale, che ancora oggi non riesce a esprimere a pieno il proprio potenziale scientifico. La politica sta strangolando l’ente italiano perché ha paura della scienza indipendente dai partiti. È arrivato il momento di fare un decreto che ponga fine a questa situazione paradossale, come sostengono i senatori M5S Gianni Girotto e Gianluca Castaldi, della commissione Attività produttive-Industria, che hanno presentato un’interrogazione parlamentare martedì 10 febbraio. L’affidamento dell’Agenzia ENEA a una struttura commissariale, composta da un commissario e due sub-commissari, con compiti di riorganizzazione e ridefinizione funzionale ha dovuto essere prorogata ripetutamente in mancanza dell’atto che stabilisce la sua conclusione ed attende ancora oggi una presa di posizione formale che indirizzari termini ed obiettivi per il futuro. Già a novembre 2013 con la risoluzione approvata dalla X commissione alla Camera si impegnava il Governo in carica a realizzare entro la fine di quell’anno il riordino dell’Enea con criteri di efficacia ed efficienza, volti all’attuazione della Strategia energetica del Paese e ai suoi aspetti ambientali. A distanza di oltre un anno è ancora tutto fermo. Nonostante la situazione, il Governo ha assunto impegni sui temi dell’efficienza energetica, in particolare con il D.lgs n. 102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/UE, che vede l’ENEA fortemente coinvolta a supporto del Mise. L’Agenzia Enea deve ripartire immediatamente per poter assicurare al Paese i servizi avanzati nei settori dell’energia, con particolare riguardo all’efficienza energetica, alle fonti rinnovabili, e allo sviluppo economico sostenibile. Il M5S chiede quindi al ministro di emanare urgentemente un atto utile al fine di superare lo stato di commissariamento e far ripartire a pieno regime le funzioni dell’ente di ricerca, rafforzando il suo mandato a supporto del decisore pubblico per l’individuazione di politiche energetiche, ambientali e di sostegno dei processi di innovazione del nostro Paese.

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